lunedì 16 marzo 2009

Serie A - La 28a giornata

La primavera è nell'aria. E a giovarne sono in tanti. Su tutti i vecchietti, riscaldati dalle temperature più miti. Ma anche i ragazzini, che finalmente possono esprimersi a briglie sciolte. Una testimonianza? Quest'ultimo weekend. Quello in cui Giovinco ha spinto la Juve alla rimonta sul Bologna e Del Piero ha dato il colpo del ko con una doppietta. Quello in cui Inzaghi ha toccato quota 300 con il quinto gol nelle ultime due partite e Pato è salito a 14 in campionato. Quello in cui Ibrahimovic ne ha messi due e Santon ha dimostrato di saper anche difendere (e certo, anche di non essere alieno alle rudezze da cartellino rosso). In un Paese in cui i vecchi fanno di tutto per non cedere il proprio posto ai giovani, il nostro calcio è d'improvviso divenuto un modello in positivo. Non è molto. Ma può essere un buon inizio.

A Roma sono disperati. Al momento Spalletti ha fuori mezza squadra per infortunio (si parte da Totti e si arriva ad Aquilani, in mezzo ci sono tutti o quasi). A Milano non va meglio. Ancelotti ha perso Borriello, Kaladze e Gattuso. Domenica ha recuperato Ronaldinho ma teme di dover fare nuovamente a meno di Kakà. Abbiati, invece, si è proprio rotto. Mourinho perde un difensore alla settimana (Chivu appena può non manca all'appello), ma non va meglio a Ranieri. Il naso rotto di Chiellini è niente in confronto al ko di Sissoko o alle defezioni di Camoranesi e Nedved. Soltanto negli ultimi giorni si sono fatti male Chivu, Chiellini, Abbiati e Amauri. Non vogliamo rispolverare il refrain secondo cui si gioca troppo. Però I granata un po' ci avevano illuso. La serie di 7 risultati utili (6 pareggi) aveva fatto pensare a un primo segno di vita da parte della squadra di Novellino. E invece no. Prima il ko nel derby, poi il mezzo tracollo di Bergamo. Ora restare ottimisti è quanto mai difficile. Soprattutto perché il Chievo è riuscito lì dove il Torino ha fallito. I gialloblù nel 2009 hanno giocato 11 partite: 6 sono finite in pari, una in sconfitta. E con il successo di Roma ora le vittorie sono 4, addirittura due consecutive fuori dal Bentegodi. Un ruolino di marcia che, unito al bel gioco finalmente proposto dagli uomini di Di Carlo, fa tornare il sereno a Verona. Ora dietro di squadre ce ne sono addirittura quattro. Vedremo chi si rialzerà. De Canio è partito male, quando il Toro va bene pareggia e altrettanto vale per la Reggina (3 nulle di fila). Il Bologna è un continuo saliscendi. Il margine per le sorprese c'è. Buona lotta salvezza a tutti.I tifosi biancocelesti si aspettavano la quinta vittoria di fila (tra campionato e Coppa Italia). Quelli rosanero volevano una reazione dopo l'umiliazione nel derby. Scontenti i primi, accontentati i secondi. La Lazio è andata ko clamorosamente per mano del Chievo (3-0), il Palermo ha battuto il Lecce con un roboante 5-2. I siciliani sono a 42 punti (-6 dal quarto posto), i capitolini a 41. Eppure le vite parallele delle due squadre sembrano legate da un filo sottile. Quello di una stagione in perenne altalena. La Lazio prima delle 4 vittorie aveva rimediato 4 ko e un pareggio. Il Palermo è ripartito con due acuti dopo altrettante sconfitte. Su e giù, giù e su. Troppo poco per festeggiare. Troppo per lamentarsi. Abbastanza per nutrire qualche rimpianto.

domenica 15 marzo 2009

Ultima serie A: Per correre dietro all'Inter serve lui


Nel momento del bisogno viene fuori l'esperienza... Macchè! O meglio, l'esperienza viene fuori solo alla fine, con Del Piero che si fa perdonare qualche errore di troppo negli ultimi 16 metri mettendo a referto la sua bella doppietta, ma prima c'era stato tanto, tantissimo, quasi solo Sebastian Giovinco.

La Juventus scopre il suo talento più brillante con Ranieri spalle al muro: l'eliminazione dalla Champions e i tanti infortuni potrebbero crollare come un macigno sulla Vecchia Signora dopo il gol di Mutarelli e invece no, perché sul prato dell'Olimpico c'è la "Formica Atomica", un ragazzino che si diverte sul campo e fa divertire il pubblico, un po' meno gli interisti.

Sì, perché quel colpo sublime d'esterno destro che spiana la strada bianconera vale sostanzialmente il -4 sui nerazzurri campioni d'Italia, braccati in un momento psicologico difficile dopo il ko dell'Old Trafford: parlare di rimonta forse è ancora prematuro, almeno prima del triplice fischio del posticipo Inter-Fiorentina, ma Mourinho sa già di non poter sbagliare, altrimenti il suo castello potrebbe crollare amaramente, senza nessun Giovinco a tenerlo su.

La prestazione del 23enne torinese contro il Bologna è stata da incorniciare, tanto che viene da chiedersi se non fosse possibile alternarlo maggiormente a Nedved già nel corso della stagione, senza dover aspettare l'infortunio del ceco per schierare titolare un ragazzo che può crescere fino all'immensità, ma solo andando in campo con continuità da titolare.

"Questa è stata la mia migliore esibizione con la Juventus - ha dichiarato il giovane fantasista -. Il motivo? Forse perché ho giocato tre partite di seguito e quindi comincio ad avere una certa continuità. Prima mi mancava il ritmo partita. Con un po' di continuità in più, un giocatore si esprime di gran lunga meglio". Un concetto che Ranieri dovrà tenere in considerazione. E' davvero necessario acquistare un altro 'vice-Nedved'?

domenica 8 marzo 2009

Serie A - Triplette Inzaghi e Di Vaio; crolla il Napoli


E' Filippo Inzaghi la medicina per un Milan in crisi e contestato a San Siro. I rossoneri superano 3-0 l'Atalanta, cancellano gli ultimi deludenti risultati e si rilanciano in campionato consolidando la terza posizione grazie anche ai passi falsi delle dirette concorrenti. Tripletta da urlo di Super Pippo che stende un'Atalanta generosa ma priva di Doni e Floccari. Dall'altra parte, però, anche Ancelotti si ritrova con mezza squadra in infermeria (Kakà, Ronaldinho e Seedorf, giusto per fare qualche nome), e alle spalle del duo Pato-Inzaghi c'è David Beckham, che i rossoneri hanno appena riscattato dai LA Galaxy fino a giugno. Inzaghi va in rete dopo appena 7 minuti, mentre nella ripresa timbra per altre due volte il cartellino nel giro di 180 secondi sui perfetti assist di Pato e Zambrotta.

Giornata da leone anche per Marco Di Vaio che 'risponde' a Inzaghi schiantando da solo la Sampdoria. Il Bologna, infatti, ringrazia il cannoniere romano - che con la tripletta odierna scappa in classifica marcatori a quota 19 sigilli -autentico protagonista nella bella vittoria (3-0) contro una Sampdoria forse ancora in enfasi per le ultime prestigiose vittorie con Milan e Inter.

Lacrime di gioia per Inzaghi e Di Vaio, lacrime amare per i tifosi napoletani che sommergono di fischi la squadra di Reja al termine del match contro la Lazio. Il Napoli, infatti, esce con le ossa rotte dal San Paolo, in una sfida decisa dalla spettacolare doppietta di Tommaso Rocchi, entrato nella ripresa al posto di uno spento Zarate. Per i partenopei si tratta della nona partita in campionato senza vittorie, con due pareggi e ben sette sconfitte: praticamente un ruolino da retrocessione. L'avventura di Reja a Napoli sembra veramente arrivata al capolinea...

Giornata da dimenticare anche per la Fiorentina che al Franchi deve arrendersi a un Palermo che evidentemente ha dimenticato le quattro sberle di settimana scorsa nel derby col Catania. La formazione siciliana, infatti, ottiene tre punti pesantissimi grazie alle reti dell'inesauribile Simplicio e del solito Fabrizio Miccoli. La Viola conserva comunque il quarto posto in solitaria anche se perde contatto col Milan (ora a +5). Colpaccio esterno anche per il Siena di Giampaolo che rifila una severa lezione (3-0) a un Catania ancora in festa dopo una lunga settimana di festeggiamenti post derby. Maccarone apre le danze con un gran gol nel primo tempo, mentre nella ripresa ci pensano Ghezzal e Jarolim a calare il sipario al Massimino. Nelle altre due partite di giornata, Makinwa risponde a Jeda nell'1-1 di Cagliari-Chievo, mentre termina 0-0 la sfida tra le ultime due in classifica, Lecce e Reggina. Un risultato che, ovviamente, non accontenta nessuno.

martedì 3 marzo 2009

L'Angolo dell'interista, Lascio la parola a.....



Mi è stato quasi detto di saltare questa settimana il mio consueto angolo visto che per molti in quanto interista non potrei parlare, invece c'è molto da dire ma credo che l'abbia detto molto bene Mourinho nella sua conferenza stampa, quindi riporto qui di seguito quando dichiarato dal nostro allenatore. (Quanto segue è tratto dal sito ufficiale dell'INTER)

"Non so se sono io a far bene o male, non voglio andare su questo argomento. A me non piace la prostituzione intellettuale. Non mi piace, no. Mi piacciono l'onestà intellettuale, il resto dipende dal vostro giudizio. Io, però, sono sempre uguale a me stesso e mi sembra che negli ultimi giorni ci sia stata una grandissima manipolazione intellettuale e grandissimo lavoro organizzato per manipolare l'opinione pubblica e questo, secondo me, è un'operazione fantastica di un mondo che non è il mio, che lo sarà fino a quando lavorerò nel calcio, ma che davvero non è il mio mondo. Però questa manipolazione è stata un successo: negli ultimi due giorni, infatti, non si è parlato d'altro. Non si è parlato di una Roma con grandissimi giocatori, con tanti giocatori che io volevo avere con me, e che finirà la stagione con zero titoli. Non si è parlato di un Milan che finirà la stagione con zero titoli e con giocatori che hanno una cultura vincente e tutto ciò di cui una squadra ha bisogno. E non si è parlato di una Juve che ha conquistato tanti punti, ma tanti di questi con errori arbitrali. Come si dice che Ranieri e Spalletti sono uno al fianco dell'altro, allo stesso modo io sono a fianco di Zenga, Del Neri e Prandelli perché tutti e tre hanno perso tre punti giocando contro la Juve. E sono anche al fianco di Marino e Novellino, che il prossimo fine settimana dovranno giocare contro la Juventus. Se io fossi in Novellino o Marino adesso, forse sarebbe meglio non giocare o giocare con la seconda squadra. Davvero, sarebbe meglio non giocare o farlo con i ragazzi della Primavera. E chissà forse anche per l'Inter è meglio non andare a giocare domani o la prossima settimana, perché sta per arrivare il giorno dello scandalo... Perché chi parla in certi modi del rigore di Balotelli, della partita contro la Roma... : questa è manipolazione intellettuale. È un gioco che io non voglio giocare. Forse questa è l'ultima volta che parlo in questo modo, mancano 91 giorni per dire a tutta l'Italia 'arrivederci, buone vacanze'. Andrò in vacanza e, per un mese e mezzo, non parlerò. Mancano 91 giorni e penso che, nonostante la mia personalità, sarò capace per 91 giorni di fare le conferenze stampa come quelle del Medioevo, ma prima voglio chiedervi una cosa: non capisco perché io sono bravo a parlare, se io parlo alla stampa solo perchè devo farlo, perché c'è un contratto. Sono qui con voi perchè mi dicono che devo farlo, dopo ogni partita io parlo con i giornalisti perché mi dicono che per contratto devo farlo. Ranieri e Spalletti, invece, sono sempre ospiti nei programmi serali. Ogni volta che arrivo nello spogliatoio e accendo la tv li vedo. Sempre. Spalletti parla prima della partita, all'intervallo, dopo la partita. Parla con uno, parla con l'altro, è amico di Ilaria (ndr.: D'Amico), è amico di Mauro, è amico di tutti. E io sarei quello bravo a parlare? Io sono bravo perché mi dicono che devo, per forza, parlare. Se l'ufficio stampa dell'Inter mi dicesse di non parlare alla stampa per due mesi, per me sarebbe fantastico. E io sarei bravo? Io che non parlo alla stampa e c'è qualcuno che, forse, paga per parlare. Io rifuto. Rifiuto chi vuole pagarmi per un'intervista. C'è chi mi offre del denaro per rilasciare un'intervista, ma io non sono bravo... È il mio lavoro, mi pagano per fare questo lavoro, ho un contratto con l'Inter e l'Inter ha un contratto con i media e come allenatore di questa squadra parlo, devo farlo. Quante volte ho rifiutato di rilasciare un'intervista a Sky? Tutti i giorni. Tutti i giorni l'ufficio stampa mi chiede d'ncontrare i giornalisti di Sky, del Corriere della Sera o della Gazzetta dello Sport. E io dico sempre 'no'. E io sarei bravo? Io non manipolo l'opinione e non ho mai partecipato come ospite a una trasmissione serale. Io non sono il campione delle trasmissioni, sicuramente non sono io. Però va bene, non si parla del Milan con 12 punti di meno in classifica. Non si parla della Roma con il miglior centrocampo d'Italia che arriverà alla fine della stagione con zero titoli. E non si parla della Juve, del rigore che c'era per un fallo di mano nella partita contro il Catania e anche a Palermo con Marchisio o del fuorigioco nell'ultima partita contro il Napoli. Non si parla di niente. Di che si parla? Di Mario Balotelli, che parte in azione da fuori area, va dentro fra tre avversari. C'era il rigore. Se vogliono dire che il rigore c'era, lo dicano, ma se vogliono dire che non c'era, che almeno lo dicano con qualche dubbio. Okay, loro sono insieme, al fianco l'uno dell'altro. Allora io sono al fianco di Zenga, Prandelli, Del Neri, Novellino e Marino. Sono al fianco di tutti loro. L'unica partita nella quale l'Inter ha conquistato i tre punti, favorita da un errore arbitrale, è stato nella trasferta a Siena dove, dopo la gara, l'allenatore dell'Inter è andata in conferenza stampa e ha detto che la sua squadra aveva conquistato i due punti con un errore arbitrale. Il giorno dopo c'è stato un altro allenatore, che pare guardi ogni cosa che fa Mourinho, e in quel giorno una squadra ha vinto tre punti a Bergamo aiutata da un errore dell'arbitro. E per la prima volta questo allenatore, a cui piace tanto guardare Mourinho, ha deciso di dire 'okay, era fuorigioco, la mia squadra bianca e nera non doveva vincere questa partita'. Grazie, a domani"

Non credo vada detto altro.
Alla prossima e Forza Inteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer!!!

domenica 1 marzo 2009

La Samp affonda il Milan; Catania, che poker!


Oramai non ci sono più dubbi: il Milan è malato e difficilmente Ancelotti riuscirà a trovare la cura giusta per raddrizzare una stagione che rischia di precipitare. Dopo la brutta eliminazione in Coppa Uefa, il Diavolo era chiamato alla riscossa in campionato per continuare a cullare il sogno scudetto e per consolidare il terzo posto. A Genova, però, il Milan viene travolto da una Sampdoria spietata che punisce Abbiati con Cassano nel primo tempo e con Pazzini nella ripresa. Se la rete dell'attaccante barese suscita le proteste dei rossoneri (la palla comunque sembra aver varcato completamente la linea di porta) quella del 'Pazzo' - oltre a essere molto bella - evidenzia per l'ennesima volta tutti i limiti della difesa rossonera. Pato - al 12esimo gol in campionato - è l'unica notizia positiva per i tifosi rossoneri che nel finale esultano anche per il pareggio firmato da Emerson, ma la loro gioia viene strozzata sul nascere da Rocchi che annulla per fuorigioco.

Milan che conserva comunque in solitaria il terzo posto visto che Fiorentina e Genoa non ne approfittano. La Viola, priva dello squalificato Gilardino, ottiene un punticino a Reggio Calabria che va molto stretto ai padroni di casa. Bonazzoli, alla prima rete in viola, risponde alla bellissima conclusione di Sestu, poi ci pensa Frey a blindare il risultato parando praticamente di tutto. Termina invece 0-0 tra Siena e Genoa con il Grifone che può recriminare per un gol annullato a Milito (decisione dubbia) e per un palo colpito da Palladino.

Succede di tutto, invece, a Palermo con il Catania che rifila un incredibile e pesante 4-0 alla squadra di Ballardini, costretta a giocare in dieci dal 16' per la giusta espulsione (diretta) di Bresciano. La formazione di Zenga passa con Ledesma e Morimoto, poi allo scadere del primo tempo Mascara confeziona uno dei gol più belli di questo campionato bucando Amelia con un destro al volo dalla linea di centrocampo. Nella ripresa si scatena Bizzarri che indossa la maglia di Superman e respinge tutti i tentativi dei rosanero, mentre Paolucci sigla il definitivo 4-0 su contropiede. Una punizione eccessiva per il Palermo: ora ci sarà da capire cosa vorrà fare Zamparini che potrebbe anche decidere di esonerare Ballardini.

Nelle altre partite di giornata, colpaccio del Chievo che a Bergamo supera 2-0 l'Atalanta (priva di Doni e Floccari) grazie ai gol di Langella e Pellissier (su rigore), mentre l'Udinese si impone con lo stesso risultato contro il Lecce (in rete D'Agostino e Paquale). Infine, termina a reti bianche la sfida tra Cagliari e Torino.

martedì 24 febbraio 2009

L'Angolo dell'interista, Il vero numero 1 ha il numero 12!!!



Stasera c'è la Champions e per noi interisti credo valga molto viste le ultime brutte figure fatte negli ottavi, dove partivamo da favoriti e uscivamo fissi, quest'anno prendiamo la squadra più forte del mondo, a detta di molti, e per questo giocheremo meglio o almeno spero. Ma parliamo della partita giocata sabato Bologna-Inter, vinta non dal gol di Balotelli, o meglio la papera di Antonioli, che ha calcolato male la traettoria, ma da JULIO CESAR. Il nonstro mito brasiliano ha fatto una serie di parate impossibile che mostrano sempre di più come la domanda su chi sia il primo portiere al mondo porti a tendere per Julio Cesar, che negli ultimi anni sta compiendo progressi inauditi, ed è molto più decisivo di Buffon. Quindi mi dispiace per l'Italia ma il vero Numero ha il Numero 12 NEROAZZURRO.
Alla prossima e Forza Inteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer!!!