martedì 24 febbraio 2009

L'Angolo dell'interista, Il vero numero 1 ha il numero 12!!!



Stasera c'è la Champions e per noi interisti credo valga molto viste le ultime brutte figure fatte negli ottavi, dove partivamo da favoriti e uscivamo fissi, quest'anno prendiamo la squadra più forte del mondo, a detta di molti, e per questo giocheremo meglio o almeno spero. Ma parliamo della partita giocata sabato Bologna-Inter, vinta non dal gol di Balotelli, o meglio la papera di Antonioli, che ha calcolato male la traettoria, ma da JULIO CESAR. Il nonstro mito brasiliano ha fatto una serie di parate impossibile che mostrano sempre di più come la domanda su chi sia il primo portiere al mondo porti a tendere per Julio Cesar, che negli ultimi anni sta compiendo progressi inauditi, ed è molto più decisivo di Buffon. Quindi mi dispiace per l'Italia ma il vero Numero ha il Numero 12 NEROAZZURRO.
Alla prossima e Forza Inteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer!!!

lunedì 23 febbraio 2009

Serie A - Ancelotti "Forse c'è insofferenza..."


Ancelotti (allenatore Milan): era una partita complicata, anche perchè eravamo in emergenza, soprattutto in attacco. Siamo stati bravi a sbloccarla e a restare concentrati fino alla fine. Le critiche di Berlusconi? Dispiace anche a me quando non riusciamo a gestire i risultati. Non vedo nulla di male nelle parole del presidente. I fischi al cambio di Inzaghi? Non so, magari è un segnale di insofferenza dei tifosi verso di me. Il rapporto con la società va avanti da 7 anni ed è sempre uguale, sento grande stima e rispetto tutt'ora, anche dopo tanti anni. Ma forse i tifosi si stanno stancando di vedere sempre la stessa faccia in panchina...
Beckham (centrocampista Milan): dovevamo vincere, avevamo bisogno dei 3 punti e non importa il modo in cui lo abbiamo fatto. Il mio futuro? Non ci sono novità, magari proprio il fatto che non ci siano novità può essere un qualcosa di positivo, vedremo...La trattativa è ancora in corso, io spero veramente di restare a Milano, ma ancora non c'è niente di certo.
Seedorf (centrocampista Milan): ero stufo dei fischi di San Siro. Non capisco perchè non mi si perdoni niente. Dopo il gol ho avuto un piccolo sfogo ma credo sia normale. I tifosi devono starci vicini, non fischiarci. Non ci meritiamo certi atteggiamenti del pubblico perchè ce la stiamo mettendo tutta. Bisogna venire allo stadio per divertirsi e lasciar fuori tutti i problemi della vita. Io ho il carattere per andare al di là dei fischi ma c'è gente che li soffre e non è giusto, non è un aiuto.
Allegri (allenatore Cagliari): giornata sfortunata. Abbiamo regalato l'ultima mezzora al Milan ed è stato fatale. La spinta di Inzaghi in occasione del gol? Si c'era, forse l'arbitro era coperto e non ha visto. Dopo però abbiamo smesso di giocare ed è questo il rammarico più grande. Dispiace quando ci sono episodi contrari ma è vero anche che domenica scorsa ne abbiamo avuti a favore. Succede, le sviste arbitrali fanno parte del gioco.

Sissoko, potenza e prepotenza; Denis, disastrosamente isolato

Nella giornata delle conferme che non cambia nulla nella parte sinistra della classifica, si amplia ancora la forbice tra fascia medio alta e fascia medio bassa: è stata una domenica molto nervosa tra i fischi di san Siro, la contestazione di Napoli e la mezza rissa di Firenze (su questi argomenti, contestazioni e il fatto che il gioco debba continuare anche con l'uomo a terra vorrei tornare domani). Ma in questo rollecoaster di emozioni proviamo a mettere ordine con alcune segnalazioni alle quali come di consueto chiunque può contribuire. TOPSissoko: gioca di prepotenza e con altrettanta prepotenza segna un gol meraviglioso per velocità, istinto ed esecuzione. Dà l'impressione di essere un giocatore che progressivamente si sta scoprendo sempre più sicuro di sé.Thiago Motta: nel duello argentino tra principi, la partita incorona un re brasiliano. Straordinario per come sa sfruttare ogni spazio trovandosi sempre nel vivo dell'azione. Tre assist, con uno manda in porta Jankovic con gli altri due costruisce altrettante occasioni. Cossu: ha nella duttilità la sua qualità migliore. Sa adattarsi da seconda punta, esterno o mezza punta offrendosi alle proiezioni di Conti con molta dedizione e senso della posizione e del sacrificio. Pazzini: rispetto al giocatore visto ultimamente a Firenze è un altro film. Cassano lo lancia e lui fa la cosa che gli riesce meglio, infilare il corridoio giusto a tutta velocità. Abbiati: il fatto che il portiere contro il Cagliari risulti essere il migliore dei suoi dovrebbe fare intuire che la partita del Milan è stata mediocre. Non pessima (nessuno nei flop) ma mediocre. I fischi probabilmente non aiutano, o forse è stata la sconfitta nel derby a lasciare qualche strascico.Mexes: tutto e il contrario di tutto. Lo si è già scritto, non ha mezze misure il difensore francese che riesce a farsi perdonare rapidamente prestazioni come quella di Bergamo con la stessa rapidità con la quale si volta una pagina. Cambiasso: costringe a essere ripetitivi. Lui e Stankovic, (che pure ha giocato un secondo tempo non buono), l'uno alle spalle dell'altro sulla colonna vertebrale del centrocampo, sono un marchio di qualità decisivo per questa squadra.Foggia: gioca con spirito di grandissimo sacrificio, senza rinunciare ai suoi spunti di qualità.Ledesma: riecco tempi, ritmi e incisività dei giorni migliori con una capacità non da poco. Fare la cosa più razionale anche quando il gioco viaggia in turbina.Pinzi: riesce nella non facile impresa di mettere la museruola a Melo, a volte con le buone, più spesso con le cattive. FLOPDenis: il clima di pochissima serenità e di processi sommari non lo aiuta. Commette moltissimi errori ma finisce anche per isolarsi in una squadra impaurita e senza idee.Simplicio: strano... tanti errori e tantissimi palloni persi in un clima di grande confusione non riesce a mettere ordine. Non è da lui. Zuniga: pasticcia molto contro una squadra non brillantissima finendo per complicare la vita a sé e a tutta la difesa. Bombardini: fumoso, poco produttivo in un attacco che per altro fatica a trovare spazio ma gioca con pochissima efficacia. Lanzaro: errore decisivo, non l'unico di una difesa che gioca con pochissima tranquillità.