Alla prossima e sempre Forza Inteeeeeeeeeeeeeeeeeer!!!
giovedì 5 febbraio 2009
L'Angolo dell'interista, la Miglior cosa fatta da Quaresma!!!
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mercoledì 4 febbraio 2009
ULTIMISSIMA CALCIO: Coppa Italia - passa la Juve
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E' stato un match combattuto, duro e a volte spigoloso. Due formazioni non in grande salute che però hanno onorato al massimo questo quarto di finale di Coppa Italia. Alla fine la spunta la Juventus, mentre al Napoli resta solo il dispiacere di non essere riuscito ad infilare le buone occasioni da rete capitate sui piedi di Lavezzi, soprattutto nel corso del secondo tempo. Occasioni, comunque, che non sono mancate alla Juventus che ora dovrà anche fare i conti con l'ennesimo infortunato. De Ceglie, infatti, al 23' è costretto a lasciare il campo dopo uno scontro di gioco con Gargano.
Del Piero si fa notare già al 17' con una conclusione bloccata facilmente da Navarro. Il Napoli si rende spesso pericoloso in contropiede grazie alla velocità di Lavezzi che spesso non ha trovato la complicità dei compagni, soprattutto di un Hamsik non in gran serata. I minuti passano, entrambi gli allenatori provano ad inserire forze fresche per evitare i supplementari. Al 59' Ranieri decide di inserire anche David Trezeguet. Il francese ringrazia nei minuti di recupero della ripresa segnando la rete che avrebbe potuto decidere la partita. Splendido cross di Del Piero che, però, viene deviato da Nedved. Deviazione fatale che fa finire in posizione irregolare il francese e costringe Ayroldi ad annullare.
Nei minuti di recupero la Juve tira fuori l'orgoglio e sfiora il vantaggio con Trezeguet che impegna Navarro ad una super parata. Pochi istanti dopo è capitan Del Piero ad andare in rete, ma Ayroldi aveva già fermato l'azione per un tocco di mano del numero 10 bianconero prima della conclusione. C'è tempo ancora per un'emozione: conclusione di Nedved, Navarro respinge, poi Cannavaro si immola sul tentativo di tap in di Del Piero.
Sullo 0-0 si va quindi ai rigori dove sbagliano Nedved e Sissoko per i padroni di casa e per il Napoli Lavezzi, Contini e soprattuto Gargano che regala il passaggio del turno ai bianconeri. Ora in semifinale la Juve affronterà la Lazio.
L'ULTIMISSIMA DAL CALCIO: Qualificazioni Mondiali 2010 - Maldini prenota la festa con l'Italia
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Paolo Maldini ha dato l'addio alla maglia azzurra all'indomani dei Mondiali del 2002, quando la Corea del Sud sconfisse l'Italia di Trapattoni eliminandola dalla kermesse mondiale. Ma le 126 presenze potrebbero presto diventare12. Nel primo pomeriggio, infatti, poco prima dell'allenamento pomeridiano della squadra di Ancelotti, il capitano si è espresso in merito ad un'ultima partecipazione in azzurro: "Mi farebbe piacere. Non sarebbe un ritorno vero e proprio in Nazionale, ma l'occasione per la celebrazione di una carriera comunque lunga in maglia azzurra, per questo mi farebbe proprio piacere. Marcello Lippi ha dato il suo assenso, ma ha escluso la convocazione di Maldini per l'amichevole contro il Brasile a Wembley di martedì prossimo. "La sfida contro il Brasile è vicinissima e probabilmente sarà difficile da capire ma non si può organizzare una cosa del genere in così poco tempo - ha confessato il ct azzurro -. Ho un grande rispetto per Maldini, è stato un grandissimo giocatore ed un grandissimo professionista. Non si è ancora ritirato e non sappiamo quando prenderà questa decisione, ma credo che un'iniziativa del genere sia possibile. Prima dovrà annunciare il suo addio al calcio, poi vedremo se sarà possibile organizzare il tutto".
martedì 3 febbraio 2009
L'ULTIMISSIMA DAL CALCIO: l Milan ha tempo fino all'8 marzo per convincere i Los Angeles Galaxy
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Milan... America... Milan... America... Questa mattina, in Inghilterra, il "Sun" la sparava grossa, scrivendo che a Milano, in via Turati, la dirigenza rossonera avrebbe avuto pronta sul piatto un'offerta da 15 milioni di euro per i Los Angles Galaxy. A Milano Beckham sta bene, molto bene: lo confermano le due reti realizzate nelle ultime due gare e le esternazioni finalmente positive di Victoria, una che tende a spostare molti più equilibri di quelli del marito.
Adriano Galliani smentisce in modo categorico la soffiata del tabloid britannico, definendola "pura fantasia". È vero, c'è la volontà della società di trattenere Becks, se non per la prossima stagione, almeno fino a giugno, ma non è ancora stata formulata alcuna offerta ufficiale.
La juve perde Zanetti
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Il giocatore ha riportato infatti una distrazione di secondo grado del muscolo semimembranoso della coscia sinistra. La prognosi parla di 50-60 giorni di stop, ma per la ripresa angonistica del giocatore ci vorranno - come si legge sul sito Internet del club - "circa 75 giorni".
..TU NON SARAI MAI SOLA
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L'Angolo dell'interista!!!
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Alla prossima e sempre Forza Inteeeeeeeeeeeeer!!!
IL no Brasiliano..
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Il 'no' definitivo arriva proprio dal ct della nazionale verdeoro Dunga: preso atto della volontà della Juventus di non mettergli a disposizione il giocatore, al selezionatore non è restato altro che fare a meno dell'attaccante. "Al suo posto non convocherà un altro giocatore, Luis Fabiano rimane senza sostituto", ha detto una fonte della federcalcio brasiliana all'agenzia di stampa Estado.
Proprio una telefonata da parte di Amauri alla Federcalcio brasiliana avrebbe chiuso definitivamente la vicenda: "Il giocatore ci ha fatto sapere di non essere stato autorizzato dalla Juventus - riporta una nota diffusa dalla Cbf sul suo sito - la commissione tecnica della Seleçao ha deciso di non convocare un altro attaccante al posto di Luis Fabiano per la partita contro l'Italia".
lunedì 2 febbraio 2009
Serie A - Mutu-Gilardino, e la Fiorentina fa festa
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A Bologna non nevica più e il campo di gioco del Dall'Ara regge bene nonostante la pioggia: scacciati i timori della viglia, il derby dell'Appennino non subisce ulteriori rinvii. Diversi i motivi di interesse di questa sfida che vede Osvaldo per la prima volta opposto ai suoi ex compagni. Prandelli, dal canto suo, può contare su recuperi importanti, in primis quello di Mutu, ma anche Kuzmanovic e Dainelli.
Mutu insegue il gol n° 100 con i club italiani; ci mette solo 6 minuti per raggiungere il traguardo, e lo fa in grande stile: lanciato da Montolivo, calcia al volo con l'estreno destro e batte l'incolpevole Antonioli. Passano dieci minuti e la squadra toscana raddoppia: l'asse Montolivo-Mutu funziona a meraviglia: è ancora il centrocampista viola a imbeccare il rumeno sul filo del fuorigioco, Antonioli, in disperata uscita, nuon può far nulla.
I padroni di casa subiscono il colpo e per tutto il primo tempo Frey rimarrà pressoché disoccupato. Qualcosa di meglio si vede nella ripresa, soprattutto dopo la rete che permette ai felsinei di accorciare le distanze e che porta la firma di Mingazzini, bravo a trovare l'angolino alla sinistra di Frey con un preciso sinistro rasoterra (52).
La spinta del Bologna si affievolisce con il passare dei minuti e in pieno recupero subisce anche la rete che chiude definitivamente i giochi: Semioli, entrato da poco, appoggia dalla destra per Gilardino, che solo davanti ad Antonioli non ha difficoltà a mettere dentro. Poco prima Bernacci si era mangiato il gol del possibile 2-2 sfruttando una delle poche disattenzioni della difesa ospite. La Fiorentina si gode i tre punti che le permettono di scavalcare la Roma e salire al quinto posto in classifica, a due sole lunghezze dal Genoa, quarto. L'unica nota stonata è l'infortunio occorso a Santana, uscito dal campo nel secondo tempo dopo uno scontro di gioco con Zenoni. Per il Bologna un ko che fa male: la salvezza è ancora tutta da conquistare.
Il Milan e' pronto per lo scudetto
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La tradizione nel calcio conta: il Milan si conferma la bestia nera della Lazio (che in campionato non batte il Diavolo da 11 anni) e vince all'Olimpico con un 3-0 rotondo figlio di un ottimo secondo tempo e propiziato dalle magie di David Beckham, un fuoriclasse che ha saputo accettare tutte le critiche iniziali sul suo "acquisto mediatico" per poi rispondere sul campo, a suon di gol e assist.
L'Olimpico era stato teatro del suo esordio italiano contro la Roma ed è stato poi palcoscenico della sua consacrazione in questo Lazio-Milan, uno 0-3 che porta i rossoneri di Ancelotti al secondo posto a "soli" 6 punti dall'Inter capolista.
La Lazio, per la verità, inizia meglio, ma Zarate gioca troppo da solo vanificando spesso le sue stesse iniziative, con Abbiati che blocca il sinistro dell'argentino al 24', mentre Pandev spara alto con il destro una decina di minuti dopo. L'occasione buona sembra quella del 36', con Zarate che si presenta solo davanti al portiere ben lanciato in profondità, ma Abbiati legge alla grande il dribbling dell'attaccante biancoceleste chiudendogli la strada senza commettere fallo.
Dall'altra parte il Milan manovra ma non riesce a pungere: Jankulovski nei primi minuti sbatte contro Muslera (buona la sua prova nel Milan-bis dopo l'incubo dello scorso anno) e poi bisogna aspettare fino al 42', ma è una bella attesa: Beckham parte a destra (in fuorigioco millimetrico) e mette in mezzo di prima intenzione una palla splendida che Pato deve solo spingere in rete per l'immeritato 1-0 milanista.
Se al termine del primo tempo la Lazio avrebbe infatti qualcosina da recriminare, viceversa nella ripresa gli ospiti prendono definitivamente il controllo della situazione, meritando ampiamente i 3 punti e lasciando la metà biancoceleste della Capitale a soffrire contando le tre sconfitte consecutive e i 10 gol subiti.
La lista delle reti incassate, infatti, si allunga grazie ad Ambrosini già al 49', quando Beckham si guadagna una punizione a destra e la batte alla sua maniera mettendo la sfera sulla testa del capitano rossonero sul secondo palo: 2-0 facile facile.
Abbiati, ancora decisivo, respinge il sinistro velenoso di Meghni evitando che la Lazio rientri subito in partita e così il match del Milan scivola via in comoda discesa, tra un'occasione sprecata da Kakà e un'altra da Pato, serviti (indovina chi?) dal solito Beckham, più scintillante che patinato.
All'83' il 3-0 finale, con Kakà che insacca di destro sull'invito di Seedorf facendosi perdonare così una prestazione non troppo positiva. Neanche il 'non-sorriso' di Ronaldinho, però, può rovinare questa serata milanista: in primis perché ora il Diavolo vede nuovamente la vetta (e tra due settimane c'è il derby...), ma soprattutto perché ha trovato la chiave per accendere il suo motore e farlo ruggire, una chiave chiamata David Beckham.
Serie A - Inter gelata; il Genoa stacca la Roma
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Dopo l'incredibile vittoria del Cagliari in casa della Juventus nell'anticipo della 22a giornata di Serie A di sabato sera, l'Inter non riesce ad approfittare dello scivolone bianconero conquistando un misero punticino in casa contro un Torino artefice di una partita tutto cuore e grinta. La squadra di Mourinho gioca - anzi non gioca - un primo tempo piuttosto imbarazzante, così in avvio di ripresa arriva la doccia fredda per il popolo di San Siro conBianchi che anticipa Cordoba e buca Julio Cesar di testa. Il gol del Toro rianima l'Inter che trova il pareggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo con Buridsso che approfitta di una maldestra uscita di Sereni. Gli ultimi minuti sono un vero e proprio assedio nerazzurro che colpiscono anche due pali con Crespo eIbrahimovic. Un punto che comunque allontana la Juventus a -7, in attesa del posticipo di questa sera tra Lazio e Milan.
Pareggia anche la Roma che arriva a Reggio Calabria in piena emergenza attacco (Spalletti deve infatti fare a meno di Totti, Baptista e Vucinic): è la Reggina a sbloccare il match grazie al rigore trasformato da Corradi. I giallorossi accusano il colpo e allora si scatena Pizarro che con una doppietta (destro violento dalla distanza nel primo tempo, e tap-in vincente dopo il rigore sparato tra le braccia di Campagnolo nella ripresa) ribalta il risultato. I giallorossi, però, buttano via la vittoria a 10 minuti dal novantesimo quando Cozza approfitta di un errato disimpegno di Loria e fissa il risultato sul 2-2.
Sorride invece il Genoa che, grazie anche al pareggio della Roma, conserva il quarto posto a +3 sui giallorossi. Il Grifone soffre contro un Palermo ben organizzato anche se i rossoblu sfiorano il gol già nel primo tempo con Criscitoche colpisce il palo; è proprio il giovane difensore, però, a regalare - al fotofinish - i tre punti alla squadra di Gasperini.
Importante successo esterno del Lecce che espugna (2-1) il campo del Siena grazie alle reti di Tiribocchi e Castillo; Ghezzal, invece, firma la rete della bandiera per i bianconeri toscani. Successo anche per l'Atalanta che batte di misura in casa il Catania grazie alla zampata nel primo tempo di Guarente. Termina 1-1, infine, il match tra Chievo eSampdoria con Rigoni che risponde alla rete di Pazzini. Rinviata per neve, Bologna-Fiorentina.
domenica 1 febbraio 2009
Serie A Bologna-Fiorentina rinviata per neve
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Tracollo Bianconero
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Non solo: la Juve torna a fare rabbrividire per le inquietanti mosse dello staff medico, visto che sono ricaduti nei rispettivi infortuni sia Zanetti, uscito dopo venti minuti, sia Chiellini, uscito nella ripresa. A pochi giorni da recuperi importanti come quello di Buffon e Trezeguet, la Juve si ritrova di nuovo in emergenza, con l'aggravante di aver capito che Zanetti non è più un giocatore, sul piano fisico e che le troppe ricadute (vedi Chiellini) non possono più essere un caso. Il Cagliari, oggi, batterebbe chiunque perché la squadra di Allegri è in stato di grazia e trasforma in oro tutti i palloni che tocca, orchestrata da un grande allenatore come Allegri e preparata benissimo sul piano fisico.
Ma la Juve ha fatto davvero tenerezza: troppo misera per essere vera, con due giocatori, Mellberg e Grygera, che non hanno il passo per il campionato italiano, tanto sono lenti, altri dalla modestia impressionante, come Molinaro e Marchionni, altri ancora spremuti come Amauri e Nedved. Solo Marchisio e Del Piero hanno salvato la faccia, troppo poco per pensare all'Inter. A Ranieri bisognerebbe chiedere come sia possibile che una squadra come la Juventus, in vantaggio e in casa, subisca due gol in contropiede per altrettanti passaggi sbagliati a centrocampo. Una domanda inquietante, soprattutto in vista di esami internazionali più probanti.
Colpaccio Cagliari, 41 anni dopo
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