lunedì 2 febbraio 2009

Il Milan e' pronto per lo scudetto


La tradizione nel calcio conta: il Milan si conferma la bestia nera della Lazio (che in campionato non batte il Diavolo da 11 anni) e vince all'Olimpico con un 3-0 rotondo figlio di un ottimo secondo tempo e propiziato dalle magie di David Beckham, un fuoriclasse che ha saputo accettare tutte le critiche iniziali sul suo "acquisto mediatico" per poi rispondere sul campo, a suon di gol e assist.

L'Olimpico era stato teatro del suo esordio italiano contro la Roma ed è stato poi palcoscenico della sua consacrazione in questo Lazio-Milan, uno 0-3 che porta i rossoneri di Ancelotti al secondo posto a "soli" 6 punti dall'Inter capolista.

La Lazio, per la verità, inizia meglio, ma Zarate gioca troppo da solo vanificando spesso le sue stesse iniziative, con Abbiati che blocca il sinistro dell'argentino al 24', mentre Pandev spara alto con il destro una decina di minuti dopo. L'occasione buona sembra quella del 36', con Zarate che si presenta solo davanti al portiere ben lanciato in profondità, ma Abbiati legge alla grande il dribbling dell'attaccante biancoceleste chiudendogli la strada senza commettere fallo.

Dall'altra parte il Milan manovra ma non riesce a pungere: Jankulovski nei primi minuti sbatte contro Muslera (buona la sua prova nel Milan-bis dopo l'incubo dello scorso anno) e poi bisogna aspettare fino al 42', ma è una bella attesa: Beckham parte a destra (in fuorigioco millimetrico) e mette in mezzo di prima intenzione una palla splendida che Pato deve solo spingere in rete per l'immeritato 1-0 milanista.

Se al termine del primo tempo la Lazio avrebbe infatti qualcosina da recriminare, viceversa nella ripresa gli ospiti prendono definitivamente il controllo della situazione, meritando ampiamente i 3 punti e lasciando la metà biancoceleste della Capitale a soffrire contando le tre sconfitte consecutive e i 10 gol subiti.

La lista delle reti incassate, infatti, si allunga grazie ad Ambrosini già al 49', quando Beckham si guadagna una punizione a destra e la batte alla sua maniera mettendo la sfera sulla testa del capitano rossonero sul secondo palo: 2-0 facile facile.

Abbiati, ancora decisivo, respinge il sinistro velenoso di Meghni evitando che la Lazio rientri subito in partita e così il match del Milan scivola via in comoda discesa, tra un'occasione sprecata da Kakà e un'altra da Pato, serviti (indovina chi?) dal solito Beckham, più scintillante che patinato.

All'83' il 3-0 finale, con Kakà che insacca di destro sull'invito di Seedorf facendosi perdonare così una prestazione non troppo positiva. Neanche il 'non-sorriso' di Ronaldinho, però, può rovinare questa serata milanista: in primis perché ora il Diavolo vede nuovamente la vetta (e tra due settimane c'è il derby...), ma soprattutto perché ha trovato la chiave per accendere il suo motore e farlo ruggire, una chiave chiamata David Beckham.

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